
Chi sono
EGIDIA BRUNO
Laureata al Dams di Bologna, si diploma come attrice presso la Scuola di Teatro Galante Garrone. Ha lavorato in teatro con Nanni Loy, Marco Baliani, Elio De Capitani.
Con la produzione “Bambine”, regia di Maria Maglietta, vince il premio E.T.I. Teatro Ragazzi.
E’ del ‘98 il suo primo monologo "Io volevo andare in America e invece...so' finita in India", scritto con Riccardo Piferi, già autore di Paolo Rossi.
Nel 2001 debutta con "Non sopporto le rose blu", produzione di Marie Belotti, regia di Romeo
Schiavone.
Nel 2002 vince il Premio Massimo Troisi col racconto, “La Mascula”, pubblicato da Colonnese Editore,
prefazione di Lello Arena, che diventa un monologo teatrale con la regia e le musiche di Enzo Jannacci. In televisione lavora con Serena Dandini e i fratelli Guzzanti (Rai 2,“Pippo Chennedy Show”) e con Gene Gnocchi (Rai 3,“L'almanacco del Gene Gnocco”). Per la Tv Svizzera lavora con Enzo Iacchetti (“Iacchetti Night Show”).
In cinema lavora nel film “Del perduto amore” con la regia di Michele Placido.
E’ nel gruppo di C.U.L.T., la Satira Politica di Zelig, con Antonio Cornacchione.
Nel 2006 con Marisa Miritello scrive e interpreta “Antigone 2000 d. C.,‘na traggedia”.
Nell'estate del 2011 debutta con “W l’Italia.it… Noi non sapevamo”, scritto con M. Belotti , canti a cura di Francesca Breschi, pubblicato da Rubbettino Editore, prefazione di Antonio Calbi. Con questo lavoro, vince il Premio Internazionale Teatro dell’Inclusione T. Pomodoro. In giuria: L. Ronconi, L. Dodin, F. Flamand, L. Pasqual, E. Barba.
Nel luglio 2013 partecipa alla Milanesiana di Elisabetta Sgarbi con “La Lucana e il Milanese", un testo sul suo rapporto artistico e umano con E. Jannacci.
Nel 2014, per E.S. Teatro, Lugano (Ch) e la regia di Emanuele Santoro, è l’interprete femminile in “Zozòs” di Giuseppe Manfridi.
E’ del febbraio 2015 il debutto di “No Tu No”, omaggio a Enzo Jannacci, scritto con M. Belotti e gli arrangiamenti musicali di Alessandro Nidi.
Nell’autunno del 2015 debutta con la narrazione teatrale “Cunti di casa”, una produzione del Parco del Pollino e NaturArte Basilicata.
Nel settembre 2016 è l’interprete del monologo “Mille anni: l’inizio”, tratto dal romanzo Premio Campiello “Mille anni che sto qui” di Mariolina Venezia, prodotto da Matera Capitale 2019, per Materadio Rai Radio 3. Per questo ruolo, vince nuovamente il Premio Internazionale Teresa Pomodoro come miglior interprete.
Nel novembre del 2018, insieme a Vladimir Denissenkov, autore ed esecutore delle musiche, debutta con la sua ultima narrazione teatrale “Ne veryu-Non ci credo, K. S. Stanislavskij”. Nell’agosto del 2020 è ideatrice con Vincenzo Vecchione di TRACKS, installazione teatrale e digitale per massimo due spettatori alla volta.